Pharmaceutica San Marco S.r.l.

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RISULTATI DEI TEST SOMMINISTRATI PRESSO IL PRESIDIO DI SAN MARCO IN LAMIS

 

Nel Presidio di SML, nelle 46 persone, la sperimentazione clinica ha mostrato evidenti, significativi miglioramenti indotti dal nutraceutico:

- sullo stato cognitivo e comportamentale (questionari CDR e MMSE)

- sull’autonomia nelle attività della vita quotidiana (questionario ADL)

- sulla autonomia nelle attività strumentali della vita quotidiana (questionario IADL)

- sullo stato depressivo (questionario Zung), 

come riportato nella Tabella 1 sottostante.


 

Tabella 1.


 

Test

Variazione col nutraceutico

Variazione col

Placebo

Guadagno col nutraceutico rispetto al placebo
CDR-0,69/4-0,1/4+14,49%
ADL+0,49/6-0,1/6+20,4%
IADL+0,33/8+0,09/8+ 27,27%
MMSE+6,5/30+1,07/30+16,46%
Zung % depressione-14,07%-4,46%+31,69%

CDR: Clinical Dementia Rating Scale (punteggio da 0 a 4)

MMSE: Mini Mental State Examination (punteggio da 30 a 0)

ADL: Activities of Daily Living (punteggio da 6 a 0)

IADL: Instrumental Activities of Daily Living (punteggio da 8 a 0)

Zung test: Scala per la valutazione della depressione (punteggio da 20 a 80) (Zung WWK, A self-rating depression scale. Arch Gen Psychiatry 1965; 12:63-70).


 

b) L’efficacia del preparato sul sistema nervoso può essere compendiata nella descrizione dettagliata dei sintomi neurologici di un paziente parkinsoniano (Pz. X.Y., a.73, arruolato per un lieve deficit cognitivo: CDR 1, MMSE 22,7- secondo i criteri di inclusione del protocollo) che ha puntualizzato la sua malattia nei tre successivi Questionari Parkinson (QP).

Punteggio del QP del 5.2.2024: 692

Punteggio del QP del 5.5.2024: 685

Punteggio del QP del 20.6.2024: 455 

con una riduzione di QP-3, rispettivamente a QP-1 e QP-2, del 35% e del 31%.

Nella Tabella 2 sono riportati i singoli commi del QP, per evidenziare le variazioni specifiche sintomatiche.


 

Tabella 2.


 
QP del 5.5.2024QP 20.6.2024
Sintomi motori5929
Distonia6441
Bradicinesia11783
Disturbi sensitivi10432
Alterazioni dell’olfatto9061
Disturbi della vista1713
autonomici2726
gastro intestinali1115
urinari4833
della sudorazione1711
della temperatura corporea151
comportamentali04
Punding115
Disturbi cognitivi5559
del sonno3118
Depressione e ansia2914


 

Al termine dello Studio Clinico NAD la maggior parte dei soggetti che avevano assunto il placebo sono passati volontariamente al trattamento con il nutraceutico, continuato fino all’inizio di giugno 2024.

Il comportamento dopo il passaggio al nutraceutico è stato caratterizzato da un recupero funzionale cognitivo importante, anche con miglioramento degli indici ematici neurologici.

Peraltro, anche i soggetti che hanno preso il placebo hanno ottenuto un lieve miglioramento dello stato cognitivo e comportamentale, in particolare dello stato depressivo, e un miglioramento degli stessi indici ematici neurologici.

Il miglioramento non inaspettato col placebo è dovuto verosimilmente al fatto che il placebo era costituito da olio di semi di lino che contiene principalmente l’acido grasso polinsaturo omega-3 alfa-linolenico (che nell’organismo è precursore dell’acido docosaesaenoico DHA, costituente del preparato nutraceutico oggetto dello Studio Clinico NAD) e da olio essenziale di limone e di arancia dolce, ad elevata concentrazione di limonene e di altri terpeni (quali alfa e beta pineni, gamma-terpinene, sabinene) noti per le loro azioni ansiolitica, tranquillizzante e antistress (Komiya M, 2006; Futuri CB et al. 2010); azioni inibitrici di acetilcolinesterasi e butirrilcolinesterasi, attenuante la demenza (Zhou W et al. 2009; Menichini F et al.2014); azione antinocicettiva (Golshani S et al. 2004; Falcao do Amaral J et al. 2007).

Komiya M, Takeuchi T, Harada E. Lemon oil vapor causes an anti-stress effect via modulating the 5-HT and DA activities in mice. Behav Brain Res. 2006;172:240-9

Zhou W, Fukumoto S, Yokogoshi H. Components of lemon essential oil attenuate dementia induced by scopolamine. Nutr Neurosci. 2009;12:57-64

Menichini F, Losi L, Bonesi M, Pugliese A, Loizzo MR, Tundis R. Chemical profiling and in vitro biological effects of cardiospermum halicacabum L. (Sapindaceae) aerial parts and seeds for applications in neurodegenerative disorders. J Enzyme inhib Med Chem. 2014;29:677-85

Golshani S, Karamkhani F, Monsef-Esfehani HR, Abdollahi M. Antinociceptive effects of essential oil of Dracocephalum kotschyi in the mouse writhing test. J Pharm Sci. 2004;20:76-9.

Falcao do Amaral J, Silva MI,…, De Vasconcelos SMM, De Sousa FCF. Biol Pharm Bull. 2007;30:1217-20.

La Pharmaceutica San Marco, proprio per un motivo etico, di rispetto per le persone volontarie aderenti al progetto NAD, ha scelto una tale composizione come placebo pur prevedendo un lieve miglioramento che avrebbe reso meno evidente lo scarto col nutraceutico ai fini della valutazione del preparato oggetto dello Studio Clinico ma l’ha fatto per rendere più accettabile ai pazienti un lungo periodo, di almeno cinque mesi, di assunzione di un liquido da loro ritenuto quasi un farmaco ma senza alcun beneficio. 


 

RISULTATI DEGLI ESAMI ESEGUITI PRESSO LA FARMACOLOGIA DELLA UNIVERSITA’ DI FOGGIA

 

Nell’ambito dello studio NAD sono state effettuate le seguenti misurazioni su plasma/sangue di pazienti alla baseline e dopo trattamento con placebo o con nutraceutico:

valutazione dei livelli di attività della acetilcolinesterasi eritrocitaria- AchE

valutazione dei livelli di neurofilamenti leggeri NfL

valutazione dei livelli della butirrilcolinesterasi eritrocitaria- BchE

In appendice, allo scopo di approfondire la diagnostica precoce della malattia di Alzheimer, abbiamo valutato, al di fuori del protocollo concordato con i Comitati Etici, gli stessi campioni di sangue per la misura della proteina iperfosforilata TAU- Phospho-TAU.


 La quantificazione dei NfL e della Phospho-Tau si sono rivelati i test più interessanti e pertanto solo questi vengono commentati e raffigurati nei due grafici riportati qui sotto.


 

Neurofilamenti leggeri

Sono proteine strutturali fondamentali, espresse esclusivamente nei neuroni e non in altre cellule, che si assemblano per creare una sorta di impalcatura (citoscheletro) dandone stabilità meccanica e allo stesso tempo elasticità. Si trovano in alte concentrazioni lungo gli assoni e quindi hanno una funzione importante anche nel trasporto dei segnali elettrici. 

In presenza di danno neuronale, sia del corpo cellulare sia assonale, vi è rilascio di neurofilamenti. Sono stati definiti un “termometro della neurodegenerazione”.

Nei pazienti con Malattia di Alzheimer vi è un incremento dei livelli plasmatici di NfL, associati agli altri marcatori della malattia: declino cognitivo, atrofia cerebrale per perdita neuronale, ipometabolismo glucidico cerebrale. 

Va tuttavia sottolineato che NfL sono un biomarcatore consolidato nella malattia di Alzheimer, ma non sono specifici della malattia di Alzheimer: si trovano infatti nel sangue di pazienti affetti da altre patologie neurodegenerative, come la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e il Parkinson.

Poiché NfL vengono rilasciati ogni volta che le cellule cerebrali sono danneggiate, tale danno può essere causato da altri fattori (Weston et al., 2019). Pertanto, NfL non possono essere utilizzati per la diagnosi della malattia di Alzheimer. Tuttavia, in una persona a cui è già stata diagnosticata la malattia, queste proteine possono essere utilizzate come un potente strumento per misurare e prevedere la progressione della malattia. 

Dal grafico sottostante si può notare una riduzione significativa dei livelli di NfL (*p<0.05 e **p<0.01, One-way ANOVA followed by Tukey’s multiple comparisons test). Infatti, si è registrata una riduzione rispettivamente del 19% e del 36% al T3 e al T4 rispetto al placebo.

[Weston, P. S. J., Poole, T., O'Connor, A., Heslegrave, A., Ryan, N. S., Liang, Y., Druyeh, R., Mead, S., Blennow, K., Schott, J. M., Frost, C., Zetterberg, H., & Fox, N. C. (2019). Longitudinal measurement of serum neurofilament light in presymptomatic familial Alzheimer's disease. Alzheimers Res Ther, 11(1), 19. https://doi.org/10.1186/s13195-019-0472-5].


 

NfL: neurofilamenti leggeri.

Phospho-tau: proteina iperfosforilata TAU.

T1: misurazione all’inizio della sperimentazione.

T3: dopo circa 4 mesi di assunzione del nutraceutico per via sublinguale.

T4: dopo circa 6 mesi di assunzione del nutraceutico per via sublinguale.

Placebo: : variazioni del placebo al T1, al T3 e al T4.


 Proteina tau iperfosforilata - Phospho-TAU

La proteina tau è una proteina che si lega ai microtubuli che insieme anche ai neurofilamenti costituiscono il citoscheletro neuronale. La proteina tau nella sua forma non patologica si lega e stabilizza i microtubuli delle proiezioni assonali: è lungo di essi che le vescicole sinaptiche trasportano i neurotrasmettitori fino alle sinapsi. 


La proteina tau iperfosforilata non è più in grado di legarsi ai microtubuli, che si destabilizzano e portano a disconnessione delle sinapsi e quindi a disorganizzazione dei circuiti neuronali della neocorteccia

La proteina tau iperfosforilata forma anche filamenti elicoidali appaiati che poi si aggregano sviluppando grovigli neurofibrillari intracellulari che impediscono la comunicazione fra neuroni.

La proteina tau iperfosforilata è coinvolta nello sviluppo di molte malattie croniche (soprattutto demenze degenerative e malattie extrapiramidali) che hanno in comune la degenerazione del citoscheletro neuronale.


 

Il meccanismo alla base della iperfosforilazione della proteina tau è ancora sconosciuto ma, tra le diverse ipotesi proposte, c’è anche il coinvolgimento di proteine ß-amiloide (Aβ, che si aggregano formando placche extracellulari tipiche dell’Alzheimer) derivate da cellule nervose morte e che a loro volta causano neurodegenerazione.

La tau svolge un ruolo chiave nella fisiopatologia della malattia di Alzheimer (AD) e prove sempre più numerose suggeriscono che abbassare la tau potrebbe ridurre questa patologia. I


 

Dott. Matteo Bevilacqua

Già Direttore della Struttura Complessa e Professore a Contratto di Fisiopatologia Respiratoria Ospedale-Università di Padova

Specialista in Malattie Apparato Respiratorio, Cardiologia, Medicina Interna, Radiologia Diagnostica

Abit.: Via Gustavo Modena, 24 - 35128 Padova 

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